Come prevenire e combattere l’attacco della dorifora sulle piante di patate

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Come prevenire e combattere l’attacco della dorifora sulle piante di patate

Le pericolose e devastanti armi biologiche

Un altro rimedio naturale è rappresentato dal tacchino, il cui appetito sembra corrispondere all'avversione della dorifora

L’asportazione manuale delle uova, larve e dorifore adulte si presenta come un’impresa titanica, una sfida che richiede tempo e una dose massiccia di pazienza. L’insetto si dimostra un avversario particolarmente tenace, e soprattutto in presenza di numerose piante, diventa una fatica fisica non indifferente. Si tratta quindi di un rimedio solo parzialmente efficace. Tuttavia, c’è il meccanismo della rotazione colturale, che consiste nel non piantare solanacee in zone in cui siano già stati coltivati vegetali simili l’anno precedente, con l’obiettivo fondamentale di privare gli insetti adulti del nutrimento di cui necessitano. Inoltre, è possibile utilizzare fertilizzanti organici maturi e ricorrere a insetti antagonisti della dorifora, come i coleotteri carabidi e la coccinella septempunctata: la lotta biologica si conferma come una delle armi più efficaci nel contrastare i parassiti che infestano le piante, senza introdurre nel mondo sostanze chimiche dannose.

Emerge anche l’utilizzo di insetticidi biologici, a base di bacillus thuringiensis, scoperto in Giappone agli albori del Novecento e oggi disponibile in diverse varianti sul mercato. Affermazione sempre più diffusa è anche l’impiego, nell’ambito della lotta biologica, di un imenottero, l’Edovum puttleri, la cui femmina depone le uova all’interno dell’uovo di dorifora, annientandone centinaia in breve tempo. Un altro rimedio naturale è rappresentato dal tacchino, il cui appetito sembra corrispondere all’avversione della dorifora per le solanacee. Un’ulteriore tattica consiste nella pacciamatura, ovvero nel coprire il terreno con uno spesso strato di materiale organico, come la paglia o i resti delle potature, per rallentare il risveglio degli insetti che svernano, preservando così la vitalità del terreno e favorendo la competizione biologica.

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Infine, un ulteriore rimedio consiste nell’utilizzo, laddove possibile, di cultivar resistenti, come la varietà di melanzana “mostruosa di New York violetta”.

Gli insetticidi

Inoltre, è possibile utilizzare fertilizzanti organici maturi e ricorrere a insetti antagonisti della dorifora, come i

Nel caso di un’infestazione di dorifora particolarmente virulenta, ci si potrebbe trovare di fronte a un’enorme devastazione delle piante di patate, melanzane e pomodori, con conseguenze disastrose per la raccolta e la produzione. Ma oltre alle soluzioni chimiche come l’uso di insetticidi, esistono alternative più rispettose dell’ambiente e delle altre forme di vita che popolano il nostro ecosistema.

La lotta biologica, ad esempio, si basa sull’utilizzo di batteri e insetti che agiscono in modo antagonista alla dorifora, contrastandone la diffusione e proteggendo le piante da attacchi dannosi. Questo approccio non solo rispetta l’equilibrio naturale, ma può anche essere efficace nel preservare le coltivazioni di patate e melanzane, fondamentali ingredienti delle nostre tavole.

Inoltre, è importante considerare che l’impiego di sostanze chimiche può avere ripercussioni negative sull’ecosistema, danneggiando non solo l’insetto nocivo, ma anche altre forme di vita, come i pesci, i rettili e gli anfibi. Pertanto, la scelta del metodo di intervento va valutata con attenzione, tenendo conto degli equilibri naturali che ci circondano.